Il campo ora è finito e, come è giusto che sia, ha bisogno di un diario e io sarò lo scrittore.
Se ripensiamo al campo ci viene in mente la gioia di alcuni momenti, ma anche la tristezza e la paura che in più momenti del campo abbiamo avuto…
Se ci ripensiamo però la cosa più bella e che anche negli errori non eravamo mai soli e non lo saremo mai perché un gruppo scout come il nostro è come una famiglia.
Nel corso del campo abbiamo avuto molti momenti esilaranti ma al tempo stesso pericolosi come la serata “dei tori”: essendo la penultima serata stavamo cantando pieni di euforia per la schiacciante vittoria contro Big Mom e alla fine della festa i capi ci mandarono a dormire ma a un tratto una voce urla –Mucche, mucche!!!!!!– e si scatena una serie di esclamazioni, alcuni di noi sono spaventati altri divertiti, ma tutti guardano stupiti quella mandria dove tutto a un tratto spunta un toro, a quel punto la situazione diventa pericolosa e, incitati dai capi, andiamo nel tendone dove alcuni scoppiano in lacrime in preda alla paura; i tori si avvicinano ma i capi accendono subito le torce che li tengono abbastanza lontani, alla fine dopo una mezz’ora andiamo a nanna divertiti e ignari che il pericolo più terribile si presenterà l’indomani, la terribile giornata senza colazione!!!!.
Altri momenti che non dimenticherò saranno per esempio la serata della tempesta che ci ha reso molto più uniti e se alcuni se ne sono accorti abbiamo messo in pratica il punto del giorno della legge scout –gli scout sorridono e cantano anche nelle difficoltà– cantando insieme per farci coraggio.
Questi sono solo 2 dei tantissimi begli esempi di come è andato il campo ma credo che siano quelli che ci ritraggano meglio: una grande famiglia che ha tanta paura quanto coraggio e tanta forza quanto bisogno di aiuto, siamo un gruppo unico che non può essere rimpiazzato!
Lorenzo Galantina